Lazzaro e la sua amata
L’infinita nostalgia del Cielo che risiede nel cuore di ogni uomo è al centro di questa perla della letteratura dell’autore de Il Profeta.
Nella casa di Betania, con la madre e le sorelle Marta e Maria, Lazzaro vive un profondo rammarico per essere stato richiamato in vita da Gesù e confida la nostalgia per l’amata che ha conosciuto quando è morto: «Eravamo nello spazio, la mia amata ed io, ed eravamo lo spazio tutto. Eravamo nella luce ed eravamo tutta la luce». Il distacco forzato da quella felicità pura gli crea un senso di insoddisfazione e una insensata fatica a vivere la realtà quotidiana.
In questo classico del Novecento, Gibran prende spunto da una pagina evangelica per rivestirla della sua poesia, facendo emergere uno dei suoi pensieri: che la morte è un aspetto del cuore della vita, una pulsazione, un nome, un appello. La vita sta alla morte come un fiume al mare.
Introduzione di Davide Rondoni
Traduzione e postfazione critica di Bartolomeo Pirone
Lingua: Italiano
Numero pagine: 112
Formato: Libro cartaceo
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788862406222
Editore: Edizioni Terra Santa
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