Il Simbolismo dei Giudeo-Cristiani
Il campo della storiografia ebraica si è allargato notevolmente in questo ultimo secolo. Specialmente dopo l’ultimo conflitto mondiale, uno studio sempre più numeroso di studiosi si è impegnato in questo campo di ricerche con l’intento di ricostruire – sulla traccia di nuovi ritrovamenti archeologici e di documenti inediti e rari – le vicende ed il sistema di vita della popolazione palestinese nei primi secoli della nostra era. Tra gli studiosi non ebrei che hanno intrapreso tale genere di ricerche occupa un posto notevole, per i suoi lavori di indagine sulle comunità giudeo-cristiane, Padre Emmanuele Testa dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. L’introduzione storica che correda il volume avverte che la teologia giudeo-cristiana, dal primo al secondo secolo, amò manifestare la propria fede più che con formule teologiche e metafisiche (come farà invece quella greco-latina), con un sistema simbolico di segni, quasi a proiezione della fede creduta. Tale sistema suscitò nei cuori dei fedeli una tendenza pronunziata a una diagnosi più profonda e ad un sentito amore del mistero. Il notevole contributo di P. Testa a questo interessante ramo di studi, non vuole essere soltanto un isolato lavoro di indagine storica; esso tende invece alla “riscoperta” delle varie comunità giudeo-cristiane scomparse nel fatale processo storico sotto la duplice pressione dell’Ebraismo ufficiale e del movimento etnico-cristiano più forte e meglio organizzato.
Lingua: Italiano
Numero pagine: 590
Formato: Libro illustrato
Anno di pubblicazione: 2004
Editore: Franciscan Printing Press
Collana: Collectio maior
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