Il Golgota e la croce
Ricerche storico-archeologicheSan Paolo, parlando della giustificazione delle anime, disse che Gesù Cristo «fu consegnato per i nostri delittti e fu risuscitato per la nostra giustificazione» (Rom. 4,25). Non volle con ciò affermare che ci fossero state due zone di influenza, con confini chiaramente segnati, sicché si dovesse attribuire alla morte e al Calvario la nostra redenzione dall’uomo vecchio, carico di peccati, e alla resurrezione e al Sepolcro la nostra giustificazione e arricchimento nell’uomo nuovo. Sapendo infatti che la Chiesa è celeste e terrestre nello stesso tempo, bisogna ammettere che essa sia stata frutto contemporaneamente tanto della morte quanto della resurrezione del suo Cristo. Cioè, dobbiamo considerare la frase paolina strutturata secondo il parallelismo sintetico, non antitetico. Così sempre la Chiesa, sia quella giudeo-cristiana ortodossa, sia quella gentilo-cristiana, ha interpretato questa dottrina della giustificazione, che non è essenzialmente «paolina» ma universale, comune a tutte le catechesi primitive.
(dall’Introduzione)
IndiceParte I – Il Golgota nella tradizione e nella archeologia (B. Bagatti)I – Golgota, Cranio, CalvarioII – I ricordi sacri del GolgotaIII – La trasformazione avvenuta nel 135IV – Le trasformazioni costantiniane del IV secoloV – La cappella della Santa CroceVI – Il Golgota dal 614 a noiParte II – La croce nella chiesa primitiva (E. Testa)I – Seppellimento resurrezione della CroceII – Le quattro festività della CroceIII – Il culto popolare della Santa CroceIV – I simboli della Croce tratti da testimonianze biblicheV – I simboli della Croce tratti dalla cosmologia neo-platonica e storico-popolareVI – Gli elementi costitutivi e le forme della ChiesaVII – La dynamis e i frutti della Croce
Language: Italian
Number of pages: 180
Format: Illustrated book
Year of publication: 1984
Publisher: Franciscan Printing Press
Collection: Collectio minor
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