Maria donna ebrea

Per celebrare la bellezza di Maria non è necessario scadere nel romanticismo o nel sentimentalismo devozionale. È sufficiente collocarla nel suo contesto storico, quello della Galilea del I secolo.

La vita di questa giovane di Nazaret non presenta elementi straordinari o eclatanti. Tuttavia, è proprio nell’ambito di una quotidianità apparentemente ordinaria che Maria riceve la chiamata divina, diventando protagonista centrale del mistero della Salvezza.

Sulla base di un’accurata analisi delle fonti canoniche e apocrife, nonché di un ampio confronto con la letteratura rabbinica, Frédéric Manns delinea un profilo realistico e dettagliato di Maria, donna ebrea, inserendola nell’orizzonte religioso, politico e sociale del suo tempo. A questa ricostruzione storica si affianca un’approfondita riflessione teologica che indaga i grandi interrogativi legati alla sua figura: la verginità e la maternità divina, l’immacolata concezione e l’assunzione in cielo. La prospettiva si allarga poi a considerare anche il significato di Maria nelle diverse tradizioni religiose, dal cristianesimo all’ebraismo e all’islam.