Un chilo di cioccolato
Diario di una ragazza ebrea ad AuschwitzPrima nel ghetto "modello" di Theresienstadt, poi ad Auschwitz. Una storia vera, nata dal bisogno di non dimenticare.
Vienna, 1942. Eva è una ragazza come tante: la scuola, la famiglia, gli amici. Ma è ebrea, e questo cambia tutto: ogni cosa intorno a lei sembra ricordarle che è diversa. Le discriminazioni, l’intolleranza, il sospetto. E infine la deportazione. Prima nel ghetto “modello” di Theresienstadt, poi ad Auschwitz.
Eppure, sullo sfondo di una tragedia più grande di lei, Eva sperimenta a modo suo tutto ciò che dovrebbe accadere a una ragazzina della sua età: le amicizie, l’amore per la musica, la voglia di divertirsi. Il contrasto, atroce e sorprendente, è all’origine di una storia intensa, fatta di inaspettata quotidianità e di piccole cose in un mondo grigio e inospitale, su cui sembra essere calata la notte. Sarà da queste piccole cose che Eva, ormai sola, trarrà la forza per andare avanti e trovare la propria strada. Lontano dai luoghi della sua infanzia e del dramma che ha appena vissuto.
Una storia vera, nata dal bisogno di non dimenticare.
«Siamo ad Auschwitz», disse qualcuno del mio vagone.
Sentimmo gridare: «Tutti fuori! Svelti! Lasciate i bagagli sul treno!».
Mia madre aprì la borsa ed eccolo lì, il nostro cioccolato.
Ci infilammo i quadratini in tasca più in fretta possibile.
Traduzione di Francesca Cosi, Alessandra Repossi
Lingua: Italiano
Numero pagine: 104
Formato: Libro cartaceo
Anno di pubblicazione: 2017
ISBN: 9788862404471
Editore: Edizioni Terra Santa
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