Terra Santa Edizioni
STORIE, VIAGGI, POPOLI, PERSONE
Viaggio in Terra Santa - Angelo Giuseppe Roncalli

Viaggio in Terra Santa

1906. Il diario di un “giornalista” diventato Papa

Il diario tenuto dal futuro papa Giovanni XXIII nel 1906 quando, giovane sacerdote, si recò in pellegrinaggio in Terra Santa: allora una visita ai Luoghi Santi era ancora una vera e propria “avventura”, per le distanze, i disagi, il “sogno” di una terra lontana e, per certi versi, “mitica”.

Gerusalemme, 14 ottobre 1906. Don Angelo Roncalli scrive: «Il vero pellegrinaggio finisce qui. Quanti di noi lo ricomincerebbero di nuovo, quanti partono di qui col desiderio di ritornare ancora a Gerusalemme e non molto tardi!». Era partito il 18 settembre da Napoli e accompagnava come segretario mons. Giacomo Radini Tedeschi, vescovo di Bergamo, nel terzo pellegrinaggio diocesano italiano in Terra Santa. Durante quelle lunghe settimane, don Angelo tenne un diario in cui annotò le sue impressioni di giovane pellegrino e viaggiatore.
A 110 anni di distanza, riproponiamo quelle stesse pagine, scritte quando una visita ai Luoghi Santi era ancora una vera e propria “avventura”, per le distanze, i disagi, il “sogno” di una terra lontana e, per certi versi, “mitica”. La Terra Santa si presentava infatti agli occhi del giovane sacerdote come una regione dai forti contrasti, con una miriade di etnie, usi, costumi e religioni diversi. Ne risulta una testimonianza importante: sul futuro Pontefice, ma soprattutto sul contesto mediorientale, il cui ritratto è tracciato da una penna scorrevole, a tratti “immaginifica” e ricca di colore.

Language: Italian
Number of pages: 96
Format: Book
Year of publication: 2016
ISBN: 9788862403962

Publisher: Edizioni Terra Santa
Collection: Viaggiatori in Terra Santa

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Author

Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963) fu Papa con il nome di Giovanni XXIII. Nel 1905, giovane prete, divenne segretario del vescovo di Bergamo, mons. Giacomo Radini Tedeschi: questo servizio si rivelò fondamentale per la sua formazione. Nel 1925 iniziò la lunga attività diplomatica per conto della Santa Sede (Bulgaria, Turchia, Francia). Nominato nel 1953 Patriarca di Venezia, conservò l’incarico fino all’elezione al Soglio pontificio nel 1958. L’indizione del Concilio Vaticano II è certamente la sua eredità più importante.

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